Come funziona la domotica in cucina, ecco tutti i segreti e le possibilità.
Ormai le abitazioni stanno diventando sempre più tecnologiche. Se è vero che normalmente sono i giovani a essere più predisposti a utilizzare le moderne tecnologie, non c’è dubbio che la domotica diventi sempre più utile anche per gli anziani.
Con la domotica si possono controllare gli elettrodomestici da remoto, comandare le luci, attivare delle telecamere, gestire il riscaldamento e il raffreddamento dell’aria, inserire e disattivare gli impianti antifurto, anche i più sofisticati.
Ultimamente questa disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie finalizzate a migliorare la qualità della vita nella casa, ma anche in uffici, scuole e tutti gli edifici pubblici, sta conoscendo uno sviluppo notevole nell’ambito della cucina, nel regno degli elettrodomestici e simili. Prendiamo ad esempio il cosiddetto frigorifero intelligente. Il frigorifero siffatto consente di far capire quali siano i contenuti all’interno, senza che lo si debba aprire. Questa è al contempo una comodità e un risparmio, dal momento che non aprendo il frigo si risparmia corrente.
Non solo: questo frigorifero consente addirittura, per mezzo di un display, di fare degli ordinativi di cibi in maniera molto rapida, in funzione di cosa realmente manca o della quantità di roba che c’è nel frigo stesso.
Nella cucina è possibile inoltre installare dispositivi per il controllo del consumo, anche degli elettrodomestici, in un determinato momento o per un determinato periodo. È importante sapere quanto consuma la lavatrice o il forno a microonde: purtroppo, a volte, le sorprese sono decisamente negative in termini di bollette dell’elettricità.
Ma la domotica in cucina, come giustamente fa notare il sito Domotica.Lombardia.it, tratta anche il tema sicurezza. Gli incidenti domestici di una certa portata sono molto più frequenti di quanto non si creda. Ecco che allora, con determinate applicazioni sul nostro smartphone, siamo in grado di renderci conto se i sensori che si trovano nella nostra cucina siano stati eccitati in maniera tale da lanciare un allarme.
I sensori possono essere di varia natura. C’è quello classico per il gas, che può rilevare, secondo la tipologia, il gas metano o il Gpl. Poi c’è il sensore di fumo, anch’esso molto utile in caso di principio d’incendio. C’è poi il sensore che rileva la presenza abbondante di acqua, vale a dire gli allagamenti. Posizionati in maniera strategica, tutti questi device sono molto utili per rendere la nostra casa più sicura.
Quasi non passa giorno che non sentiamo in Tv dello scoppio dovuto a una fuga di metano, o l’incendio di una palazzina, o ancora una perdita d’acqua disastrosa dai piani alti, che è riuscita ad allagare mezza palazzina. Insomma la domotica, con una spesa sovente minima, è al nostro fianco: davvero un bell’aiuto per rendere la nostra abitazione più fruibile e più sicura.