In un’epoca in cui sempre più persone adottano soluzioni di trasporto alternative, un fenomeno curioso si sta affermando tra i giovani: l’interesse per le automobili degli anni ’90. Questi veicoli, che combinano il fascino del passato con un tocco di modernità, stanno diventando veri e propri oggetti del desiderio.
Cambi generazionali nella passione per le auto
Molti potrebbero pensare che i giovani d’oggi, specialmente appartenenti alla Generazione Z, preferiscano andare in bicicletta o viaggiare in treno, spesso assorti nei loro dispositivi mobili. Tuttavia, i dati mostrano un quadro più complesso. Se da un lato c’è stata una diminuzione nel numero di giovani che conseguono la patente a un’età precoce, dall’altro sta emergendo una rinnovata passione per le auto classiche, in particolare quelle degli anni ’90.
In Europa, ad esempio, il numero di auto in circolazione è diminuito del 10% tra il 2019 e il 2022, ma allo stesso tempo cresce l’interesse per le auto d’epoca. Secondo Hagerty, un colosso del settore assicurativo per veicoli classici, molti giovani trovano nelle auto vintage un collegamento con i videogiochi, i film e i social media che hanno segnato la loro infanzia.
L’attrattiva delle icone degli anni ’90
Per molti giovani, le auto degli anni ’90 rappresentano un’età dell’oro mai vissuta direttamente. Questi veicoli sono stati protagonisti in celebri videogiochi come Gran Turismo o Need for Speed, in film come Fast & Furious e nei post di influencer sui social media. Non sorprende quindi che modelli come la Mazda MX-5 Miata (NA) e la Nissan R32 GT-R stiano diventando icone per una nuova generazione di appassionati.
Il ritorno alla guida autentica
Un altro aspetto interessante è il rinnovato interesse per il cambio manuale. Lontano dall’essere considerato un ostacolo, viene visto come un’esperienza autentica e coinvolgente. Nathan Schick, direttore generale delle vendite presso Auto Europe, sottolinea come molti acquirenti ventenni e trentenni siano attratti dalle trasmissioni manuali, considerate simbolo di un ritorno alle radici della guida.
Questi giovani non sono semplici consumatori: spesso si tratta di collezionisti con un budget significativo. Le auto non vengono acquistate solo per il loro valore funzionale, ma anche come investimenti, futuri classici da preservare. Un esempio emblematico è quello di un cliente trentenne che possiede una collezione che include una Chevrolet Camaro, una BMW Z8 e una Lotus Emira.
Auto classiche, nuove tendenze
Il concetto di “auto da collezione” sta cambiando. Mentre in passato i collezionisti gravitavano attorno alle muscle car degli anni ’60 o alle roadster britanniche degli anni ’70, oggi l’attenzione si sposta su berline, pick-up e SUV degli anni ’90 e 2000. Secondo lo studio di Hagerty, SUV (38%) e berline (26%) sono le categorie più richieste, seguite dai pick-up (19%).
Nostalgia e innovazione
Le auto degli anni ’90 rappresentano un perfetto equilibrio tra design nostalgico e innovazione digitale. Per i giovani che si avvicinano al mondo dell’automobilismo, questi modelli incarnano una sintesi unica: un’era in cui la tecnologia iniziava a trasformare il settore automobilistico senza sacrificare il carattere distintivo dei veicoli.
In un mondo sempre più orientato al futuro, le auto degli anni ’90 offrono ai giovani una finestra su un passato recente, celebrando l’estetica e l’ingegneria di un’epoca che continua a esercitare un fascino senza tempo.