Realtà virtuale per iPhone, che cosa sta facendo Apple: il futuro secondo il colosso di Cupertino.
Se si parla di realtà virtuale, pare una contraddizione, o quanto meno un ossimoro. Eppure è una espressione efficace per far capire che è possibile far accadere qualcosa che assomiglia molto alla realtà, anche se si tratta di finzione.
D’altro canto, l’elettronica e l’informatica hanno recentemente stretto un patto di ferro con i dispositivi più avanzati per cercare di far entrare una qualsiasi persona in un mondo fatto di finzioni vere. Non c’è dubbio che questo sarà il futuro, anzi è già il futuro.
C’è un mondo laterale tutto da scoprire, fatto di cose che fino a qualche anno fa non ci saremmo nemmeno immaginati. Ovviamente si sono lanciati nell’impresa in molti, e adesso ci sta provando anche Apple, per la quale il 2017 è stato un anno decisamente importante, e non solo perché sono usciti iPhone X e iPhone 8.
Infatti iOS 11 è stato protagonista di una serie di novità di rilievo a livello grafico. Mentre l’interfaccia utente è sostanzialmente uguale a quella delle versioni precedenti, nei codici esistono delle funzionalità che sono utilizzate per portare la realtà aumentata sugli smartphone e sui tablet della Apple. Dopo qualche esitazione, l’azienda ha deciso di muoversi con maggiore decisione, sposando queste nuove tecnologie.
Realtà virtuale per iPhone
Nel corso della WWDC 2017, l’azienda di Cupertino ha potuto far vedere finalmente le potenzialità dei propri tablet e smartphone. La WWDC è l’annuale conferenza che Apple organizza per gli sviluppatori. Migliaia di persone che vengono da tutto il mondo, sono così in grado di rendersi conto, anche direttamente e non solo virtualmente, dei progressi della grande società americana.
Sono state mostrate, per esempio, e lanciate, una serie di applicazioni ad hoc, in grado di utilizzare i dispositivi come se fossero degli strumenti di misura per la propria casa, con tanto di prova per i mobili, ben prima di comprarli. Apple ha così provato a colmare il gap con Microsoft, Google e Facebook, che indubbiamente avevano accumulato rispetto a queste nuove tecnologie.
In particolare Apple si trova in una condizione di vantaggio rispetto ad altre aziende nel campo della realtà aumentata, lo è un po’ meno nel campo della realtà virtuale. Prova ne sia che Apple stessa non ha sviluppato nessun sensore per la realtà virtuale, limitandosi a mettere in commercio dispositivi che supportano la tecnologia.
Una gran parte dello sforzo della società di Cupertino, è stato in direzione dello sviluppo di una piattaforma chiamata Arkit, dedita per l’appunto allo sviluppo della realtà aumentata. Passi se vogliamo lenti ma importanti. D’altro canto lo stesso Tim Cook ha avuto modo di dire che l’importante non è per loro essere i primi in assoluto, ma sviluppare al meglio le nuove tecnologie. E su questo non possiamo dargli tutti i torti.
Dal canto suo Google ha fatto diversi tentativi con piattaforme tipo Google Tango e ARCore, ma i risultati, specialmente per la prima, non sono stati propriamente entusiasmanti. Dunque Apple si trova in una certa condizione di vantaggio per quel che riguarda la realtà aumentata. Ma sulla realtà virtuale, come stanno effettivamente le cose? Qui l’azienda di Cupertino sembra segnare un po’ il passo. Tuttavia è riuscita ultimamente a lanciare un visore ad hoc che le ha fatto recuperare il tempo perduto.
Insomma, la realtà virtuale dei nuovi iPhone 8 e di iPhone X è davvero realistica, e ciò grazie proprio alla piattaforma ARKit, che sfrutta tutte le straordinarie potenzialità del fantastico chip A11 Bionic. Se andiamo a vedere ad esempio Freeblade o The Machines, ci renderemo conto di tutta la potenza grafica della piattaforma. Insomma, adesso la realtà virtuale e quella aumentata si intersecano sempre più per dar vita a quella che fra non molto, anche per Apple, si avvicinerà sempre di più a una realtà e basta.