I dispositivi di realtà virtuale non smettono di essere dei best seller, e sempre più case sviluppano giochi in grado di supportare la VR, che rende l’esperienza videoludica molto più unica e coinvolgente, soprattutto se amiamo il genere thriller, horror e survival.
Dei tanti titoli di questo genere che abbiamo avuto il piacere di provare, c’è il gioco indie della Kinetic Games, Phasmophobia, con la sua valanga di recensioni positive su Steam. Vi parleremo un po’ di quello che lo rende speciale e di come si comporta in VR.
La novità che convince
Giocare a qualunque cosa in VR è un sogno che gradualmente va ad avverarsi, siamo sicuri che fra qualche anno sarà possibile usare la realtà virtuale anche per entrare nelle lobby di casinò o scommesse come quelle di NetBet, ma nel frattempo possiamo goderci esperienze spaventose su giochi come Phasmophobia. Nonostante il gioco sia uscito nel settembre 2020, abbiamo deciso di portarlo adesso alla vostra attenzione in quanto è in continua espansione e ad ogni patch risulta sempre migliore, arrivando al punto di essere un must per gli amanti della realtà virtuale.
Di cosa si tratta? Questo horror in cooperativa viene giocato da massimo 4 persone che vestono i panni di investigatori dell’occulto. Lo scopo del gioco è quello di avventurarsi in un luogo infestato e trovare gli indizi necessari per scoprire il genere di entità maligna che lo ospita.
La novità che ci ha più convinto sta proprio nello scopo del gioco stesso. Non dobbiamo entrare ed uccidere il fantasma di turno, bensì, indifesi e con solo pochi mezzi come informazioni, sale, crocifisso e macchina fotografica, dobbiamo raccogliere indizi e sperare di uscire vivi.
Questo gioco è fornito di riconoscimento vocale: la vostra voce, oltre ad essere ascoltata dai compagni di squadra, viene rilevata anche dal fantasma, che userà il rumore contro di voi! Il format è diventato talmente popolare che molti altri lo hanno adottato, come Forewarned della Dreambyte Games, uscito un anno dopo, che replica le caratteristiche di Phasmophobia in un’ambientazione ispirata all’Antico Egitto.
Perché giocare Phasmophobia in VR, pro e contro
Per prima cosa la realtà virtuale amplifica l’esperienza di gioco, perfetto per gli amanti dell’horror che vedranno la loro fame di jumpscare e inquietudine saziata tra sussurri, corridoi e corse per salvare la propria vita. Gli oggetti che troverete nella vostra investigazione possono essere usati con conseguenze inaspettate, e l’interazione sembra molto più coinvolgente e realistica in VR: la ouija board, giusto per fare un esempio, risulta particolarmente intensa.
C’è da aspettarsi un’atmosfera buia, questo potrebbe far stancare i vostri occhi più in fretta con VR, quindi il consiglio è di prendere una piccola pausa tra una caccia e l’altra. Infine bisogna ricordare che è un gioco indie e che non ha il budget di un AAA, abbiate pazienza se in realtà virtuale le texture non risultano perfette.
Non solo horror
Nonostante il gioco faccia di tutto per spaventare, giocarlo con un gruppo di amici affiatato può cambiare completamente il mood della partita. Un’esperienza decisamente da provare, che potrebbe farvi saltare dalla paura e ridere a crepapelle allo stesso tempo.