Film per realtà virtuale, ecco alcuni giudicati fra i migliori realizzati nell’ultimo decennio.
Chiamiamola realtà virtuale nel cinema (e nella Tv), ma in verità la realtà virtuale come idea cinematografica c’è sempre stata. Il confine fra realtà e fantasia è sempre stato un punto forte della cinematografia sin dalle origini. E non solo della cinematografia, ovviamente; anche della letteratura e delle arti visive.
Non c’è chi non pensi immediatamente alle costruzioni visionarie e fortemente influenzate dall’immaginario e dalla fantasia di registi come Federico Fellini sul piano nazionale, e Luis Bunuel sul piano internazionale, ad esempio. In fondo l’arte si nutre e si è sempre nutrita di virtualità. L’idea di mondi paralleli, immaginifici, contigui e comunque meno reali del reale, è un must della produzione artistica di ogni tempo.
Costruzione era il teatro greco e il teatro latino, le cui espressioni virtuali erano date dall’ingenuità delle maschere, che tendevano a fingere, a coprire, a dare l’impressione di un mondo diverso e non sempre coincidente col mondo quotidiano. Semmai il problema era ed è di capire l’indice di visionarietà di un’opera, di un prodotto che viene messo in scena, sia teatrale che cinematografico. Qual è il punto veramente dirimente col virtuale di adesso, e particolarmente col virtuale cinematografico? Ovviamente, è la tecnica, sono le tecniche che nel corso degli ultimi lustri si sono sviluppate a dismisura, in maniera tale che la fantasia non fosse solo la costruzione in sé della storia, degli episodi, ma fosse aumentata a tal punto da rendere realistici quegli episodi che altrimenti non avrebbero potuto esserlo.
Ecco che quindi sfreccia l’astronave a velocità pazzesca in mezzo alle strade di New York, oppure un corpo di un mutante si trasforma in pochi secondi in un’altra persona, oppure uno Tsunami sembra travolgere improvvisamente, sia sotto il profilo sonoro sia visivo, un’intera sala cinematografica, e così via. La tecnica, se vogliamo il futuro, viene in soccorso dell’idea e la rende più vicina, più credibile.
D’altro canto, noi stessi vediamo come con speciali occhiali deputati alle visioni virtuali, ormai prodotti in serie, siamo in grado di costruirci una visone del mondo diversa; anzi, un mondo diverso fatto di cose che in gran misura vogliamo siano proprio come le desideriamo. Questa non è una forma d’arte o di cultura, ma un modo per alienarsi, per essere trasportati in dimensioni più vicine ai nostri desiderata o anche solamente ai nostri pensieri.
Film per realtà virtuale alcuni fra i migliori
La fantasia che per qualche tempo diventa realtà, e dopo un po’ torna a essere di nuovo fantasia. Temi affascinanti, che ci catturano; temi che ormai il cinema ci offre con sempre maggiore frequenza. Tutto quello che non è realismo o iperrealismo è suscettibile di trasformazione controllata, e questo succede ormai nel cinema dai primi anni 90 del secolo scorso. Con l’avvento di internet e dei nuovi orizzonti tecnologici, gli schermi sono stati capovolti come calzini, per offrire in pasto al pubblico quello che vuole di più: l’illusione. Il crinale fra sonno e veglia, tra finzione e realtà.
Fra i migliori film di sempre sulla realtà virtuale, ne selezioniamo alcuni veramente imperdibili, degni di essere visti e che lasceranno probabilmente un segno importante nella storia della cinematografia di tutti i tempi.
Ecco che allora arriva Matrix, del 1999, diretto da Lana e Lilly Wachowski: le macchine che controllano l’uomo ormai ridotto a schiavo.
ExistenZ, del 1999. Scritto e diretto da David Cronenberg: la creazione di un nuovo gioco che, in virtù di un collegamento diretto con la spina dorsale, conduce il giocatore verso una realtà parallela.
The Zero Theorem, del 2013. Diretto da Terry Gilliam, parla di un hacker misantropo e depresso, che trova la sua realizzazione entrando in un a sorta di paradiso terrestre grazie a una tuta che gli viene regalata.
Inception del 2010, scritto e diretto da Cristopher Nolan e vincitore di ben 4 premi Oscar. Qui Leonardo di Caprio, con la sua squadra speciale, tenta di recuperare le informazioni nascoste dalle persone nel loro subconscio.