La stagione dei saldi è ufficialmente cominciata e – purtroppo – con essa anche una lunga lista di potenziali “fregature” che tutti i consumatori che andranno ad acquistare in sconto potranno sperimentare. Ma in che modo cercare di correre ai ripari? In che modo prevenire eventuali sgradite sorprese?
Le regole per il buon acquisto in saldo sono tante e difficilmente riassumibili. Possiamo tuttavia suggerire ai nostri lettori di conservare sempre lo scontrino, considerando che tutti i capi – anche quelli in svendita! – possono essere sostituiti e cambiati. Si tenga inoltre conto, in proposito, che di vere vendite di fine stagione deve trattarsi: non è “saldo” la vendita scontata di merce relativa a vecchie stagioni.
Una volta individuato l’articolo, cercate di valutarne sempre la bontà e, soprattutto, diffidare con particolare attenzione dagli sconti con percentuali superiori al 50%, che potrebbero rilevare qualche “tranello”. Ancora, ricordate che è buona abitudine cercare di servirsi sempre nei negozi di fiducia, e che nelle vetrine del negozio deve essere indicato sempre il prezzo di partenza, la percentuale di sconto e il prezzo di arrivo.
Infine, ricordate che nei negozi in cui viene esposto l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciale ha l’obbligo di accettare tali forme di pagamento anche per i saldi, non potendo – ad esempio – vendere a saldi solo per contanti, e vendere la merce extra saldo anche per carta di pagamento. Se pensate di esser caduti in trappola, rivolgetevi ai vigili urbani e alle associazioni dei consumatori.