Dopo gli sforzi di Meta ed Apple nel campo del tracciamento delle mani in realtà virtuale, anche Pico sta puntando in quella direzione. Si dice che l’obiettivo sia di rendere il tracciamento delle mani il metodo di input principale per i visori VR di Pico, sfidando la tradizionale dipendenza dai controller VR. Quest’ultimo, infatti, è stato lo strumento di controllo dominante per i visori VR da quando la realtà virtuale ha guadagnato popolarità oltre un decennio fa. Anche gli attuali dispositivi, come il Pico 4, il Meta Quest 2 e il Playstation VR 2, si basano prevalentemente sui controller.
Meta ha già realizzato notevoli avanzamenti nel tracciamento delle mani con il suo Quest 2, e anche Apple sta seguendo questa tendenza con il suo Vision Pro, che eliminerà completamente i controller. Questo dispositivo si affiderà al tracciamento delle mani, degli occhi e ai comandi vocali.
L’interesse verso il tracciamento delle mani non cresce solo tra i produttori, ma anche tra gli sviluppatori di software. Owlchemy Labs, un’azienda acquisita da Google, sta già investendo intensamente in questa tecnologia. Durante la Gamescom 2022, si è enfatizzato il potenziale del tracciamento delle mani come il futuro dell’immersione in VR, sottolineando come offra un’esperienza più intuitiva e naturale. Anche Pico, sostenuta da ByteDance, ha in progetto di dare maggiore importanza a questo metodo, con una serie di finanziamenti diretti verso progetti che promuovono tale tecnologia. Tuttavia, Pico sottolinea che gli utenti dovrebbero sempre avere l’opzione di utilizzare i controller se lo preferiscono.
C’è da considerare, però, che creare applicazioni XR che utilizzano il tracciamento delle mani richiede molto più sforzo per gli sviluppatori rispetto ai tradizionali metodi basati su controller. E nonostante l’entusiasmo, il tracciamento delle mani ha i suoi svantaggi: manca di feedback tattile e, al momento, può essere impreciso, influendo sull’esperienza immersiva. Quindi, nonostante l’interesse crescente, è improbabile che i controller VR vengano abbandonati a breve termine.
Adattare i giochi VR esistenti al tracciamento delle mani è un’altra sfida, poiché richiederebbe una ristrutturazione significativa, che potrebbe non essere fattibile per tutti gli sviluppatori. Se si dovesse assistere a una transizione in questa direzione, avverrà sicuramente in modo progressivo e nel corso di diverse generazioni di dispositivi.
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