L’orzaiolo è il risultato di un’infezione di una ghiandola sebacea, dove si può evidenziare un rilievo di colore giallastro in corrispondenza della ghiandola colpita, dovuta all’accumulo di sebo.
A seconda delle ghiandole interessate si parla di orzaiolo interno o esterno.
Ecco come si manifesta
Generalmente l’orzaiolo esterno si manifesta con dolore e al contempo stesso con arrossamento del margine ciliare, eccessivo fastidio alla luce, bruciore, e talvolta sensazione di corpo estraneo ed eccessiva lacrimazione.
Al centro dell’orzaiolo compare un piccolo puntino di colore giallo che normalmente si rompe spontaneamente nel giro di qualche giorno, con riduzione e in seguito con scomparsa del dolore.
Ecco cosa bisogna non fare
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cercare di non premere con le mani l’orzaiolo perchè non si fa altro che estendere l’infezione su tutta quanta la congiuntiva
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fare sempre molta attenzione che la zona in cui compare l’infezione sia sempre molto pulita
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non toccare gli occhi
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per curare l’orzaiolo è altamente sconsigliabile ricorrere all’utilizzo di soluzioni a base di acido borico
Ecco cosa si deve fare
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favorire la rottura dell’orzaiolo applicando impacchi caldo umidi sull’occhio per almeno 20 minuti, diverse volte al giorno. In questa maniera si potrà rimuovere il pus in modo non traumatico
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per evitare il proliferare dell’infezione, il medico può prescrivere l’uso di una pomata antibiotica. Ma è molto importante stare attenti al suo utilizzo: non portare mai il beccuccio della pomata a contatto con le palpebre o con l’orzaiolo. Inoltre l’applicazione va fatta esclusivamente dopo la detersione con acqua
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lavarsi spesso le mani con acqua calda e sapone
Se dopo una settimana l’orzaiolo tende a persistere, in questo caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale procederà a prescrivere farmaci appositi oppure interverrà con l’incisione del focolaio.
Attenzione chi porta le lenti a contatto: è molto importante osservare la massima igiene.