Nel corso di una dieta per dimagrire, chiunque è impaziente di vedere quali siano i risultati del regime alimentare. Si sa che perdere peso richiedere molti sforzi e molta pazienza, quindi è naturale che si voglia sapere il prima possibile se la dieta stia dando i suoi effetti positivi o meno.
Molte donne e non solo, si chiedono quando sia giusto pesarsi nel corso della dieta. Va da sé che sarebbe spontaneo salire sulla bilancia tutti i giorni per controllare se effettivamente la dieta stia dando o meno i suoi frutti, ma non si tratta della cosa più utile da fare. Il peso corporeo non dovrebbe essere controllato tutti i giorni, dato che esso cambia anche a seconda di diverse situazioni.
Fra gli estremi di chi si peserebbe tre volte al giorno e chi invece sale sulla bilancia un paio di volte all’anno, c’è un giusto equilibrio che bisognerebbe prendere in considerazione.
La bilancia è uno strumento fondamentale perché ci permette di misurare il peso del nostro corpo, di valutare quindi se siamo rimasti in peso forma, oppure se siamo in sovrappeso, o al contrario se siamo dimagriti.
Il problema dell’utilizzo della bilancia è il fatto che la perdita di peso non è mai questione di un giorno, o di qualche ora. Si possono apprezzare delle differenze solamente a livello di settimane e di mesi, mai di giorni. Pesarsi di continuo può essere una vera e propria schiavitù.
Quando è meglio pesarsi durante la dieta?
Cominciamo col dire quindi che è sbagliato pesarsi tutti i giorni. Il peso cambia più o meno da settimana a settimana, nelle donne le variazioni dipendono anche dal ciclo mestruale.
La soluzione perfetta per pesarsi durante la dieta è quella di controllare il peso una volta a settimana: sempre lo stesso giorno, sempre alla stessa ora. In questo modo potrai controllare l’andamento della dieta senza stress e frustrazione.
Bisogna pesarsi senza vestiti: durante una dieta, anche indossare il pigiama può far la differenza in termini di peso. Il momento migliore per pesarsi è al mattino, dopo aver urinato. Sempre, come abbiamo detto, lo stesso giorno alla stessa ora.
Pesarsi molto spesso può comportare una perdita di motivazione che può anche portare ad abbandonare prematuramente la dieta.
Secondo alcuni esperti, il giorno perfetto per pesarsi sarebbe quello in mezzo alla settimana: il mercoledì. Una ricerca statunitense pubblicata sulla rivista Plos, durata un anno e che ha coinvolto 40 persone, ha dimostrato che monitorare il peso una volta a settimana e in particolare il mercoledì aiutasse la motivazione nella dieta. Le persone più attive e regolari nel pesarsi, addirittura, parevano più peso rispetto a quelle che si pesavano molto più spesso. Ma perché proprio il mercoledì? Perché secondo gli esperti nel fine settimana si verifica un aumento di peso quasi fisiologico e quindi è bene scegliere un giorno ‘di mezzo’ per non farsi prendere dallo sconforto sulla bilancia.
Gli aspetti negativi del pesarsi continuamente
A chiunque si sia messo seriamente in gioco con una dieta sarà noto il problema e la tentazione di salire sulla bilancia ogni volta che se ne presenta l’occasione, per controllare se si abbia effettivamente perso dei kg o anche solo qualche etto.
Si tratta di un approccio negativo, ed il perché è presto detto; secondo Brian Wasink, ricercatore del Food and Brand Lab all’Università di Cornell, pesarsi troppo spesso è mentalmente controproducente.
Essere ‘maniaci della bilancia’ non comporta mai una situazione positiva.
Infatti potremmo accorgerci che, dopo due giorni di dieta ferrea, ancora non si ha perso peso in maniera significativa. Questo può impattare in maniera molto negativa sull’autostima e sulla percezione di utilità della dieta che si sta seguendo.
Infatti, se dopo qualche giorno di dieta non si intravede alcun risultato, il pensiero più naturale che può scaturire è il seguente: ‘Ma ne vale davvero la pena?’. Potrebbe anche venir voglia di lasciare la dieta e di non avventurarsi più in regimi alimentari.
Ma il problema di chi si pesa troppo spesso è anche quello contrario, di allarmarsi per il primo kg che aumenta.
Le oscillazioni del peso corporeo possono dipendere da casi molto diversi fra di loro, e non è bene essere ossessionati dal minimo aumento dei kg.
Sapete che questa ossessione può davvero modificare in maniera negativa la vostra percezione della vita, può mettervi di malumore e peggiorare la qualità della vita? Anche se non ve ne accorgete, è davvero così.
Il peso del corpo infatti varia lentamente, così come la massa grassa. Durante la dieta, a seconda del regime alimentare scelto, si possono perdere da 0,5 kg a 2 kg a settimana. L’importante è capire perché avvengono queste variazioni, e con che criteri, per evitare degli inutili allarmismi che possono deprimere e demoralizzare.
Da cosa dipendono le oscillazioni di peso
Da che cosa può dipendere il calo o l’aumento del peso? Da una serie di fattori molto diversi fra loro che sono:
- la massa delle ossa e degli organi interni;
- la massa muscolare;
- il contenuto dell’intestino;
- la massa grassa;
- l’acqua;
- e via dicendo.
Sapevate, per esempio, che la quantità di acqua che si ha nel corpo può arrivare a fare una differenza di 2 kg sul peso?
Il contenuto intestinale può modificare anch’esso in modo sostanziale il peso. Se si sale sulla bilancia dopo un gran pasto, l’aumento di peso, dovuto al cibo ed all’acqua ingeriti, può essere anche di 2 kg o più.
Chi pratica intensa attività fisica ogni giorno, il giorno successivo sulla bilancia potrebbe trovarsi anche più 500 grammi di peso; si tratta di un aumento normale dovuto alla scorta di carboidrati.
Cercare quindi di interpretare i dati della bilancia, non farsi prendere dallo sconforto e imparare a pesarsi in maniera corretta, costante e nei termini che abbiamo detto aiuta tantissimo a mantenere la dieta senza farsi demoralizzare.
Bisognerebbe inoltre evitare di pesarsi in occasione di un pasto più abbondante del solito, o quando si abbia fatto molta attività fisica, per evitare che cali o aumento di peso fittizi possano impattare negativamente sull’andamento del regime alimentare che si ha intrapreso.