Una gran fetta degli italiani, a causa di uno stile di vita serrato e di un’alimentazione scorretta tende ad ammalarsi. Inizialmente il problema può sembrare di poco conto, come un lieve innalzamento dei valori della pressione del sangue o un aumento del colesterolo, ma a lungo andare i danni causati da uno stile di vita e alimentare scorretto possono causare seri problemi.
E così, condizioni trascurate di ipertensione o di colesterolemia, possono portare a disturbi del ritmo del cuore, ischemia cardiaca, insufficienza cardiaca, disturbi transitori a livello del cervello (attacchi ischemici transitori) o danni permanenti come l’ictus, perdita della memoria, dell’attenzione e dell’orientamento nello spazio e nel tempo, fino a una progressiva riduzione della funzione renale (l’azotemia ne è il primo campanello di allarme).
Cosa fare allora? L’obiettivo numero uno è quello di ridurre il sovrappeso. L’obesità rappresenta, infatti, un fattore che predispone all’ipertensione e alla colesterolemia, e la perdita di peso, anche minima può diminuire in modo sensibile i valori della pressione arteriosa, del colesterolo e i disturbi renali (azotemia). Un grosso aiuto, in tal senso, deriva dal praticare un’attività fisica moderata ma regolare, che porta ad un graduale abbassamento dei valori della pressione e aiuta a perdere peso, anche nelle persone più avanti negli anni.